Articolo dal CdT del 10.7.2018

Avevo già espresso a suo tempo sulla carta stampata il mio fermo parere positivo sul progetto parco San Rocco a Vacallo, tenendo conto soprattutto della necessità sempre più pressante di posti letto per anziani non autosufficienti che necessitano di cura e assistenza, ma anche della possibilità di valorizzare il progetto e completarlo con la costruzione di spazi sportivi coperti che risolva finalmente l’annoso problema della società sportiva emblema e fulcro regionale e nazionale, quella SAV Vacallo che festeggia quest’anno il 60. di fondazione, da sempre alla ricerca di spazi efficienti e utili per le attività in favore dei giovani.

Un progetto intergenerazionale che a immagine di un chiaro, sostenibile piano finanziario risolverebbe le ormai improrogabili esigenze delle due fasce più deboli della comunità anziani e giovani, ha il diritto di sostegno sia delle istituzioni, sia della popolazione. E non può essere ostacolato né da interessi politicamente scorretti, né da critiche deplorevoli di bassa lega apparse ripetutamente sui giornali e sui vari social da parte di alcuni cittadini. Il fatto poi che più lascia perplessi riguarda l’articolo pubblicato giovedì 18 giugno 2018 sul Corriere del Ticino che inizia citando queste testuali parole: «Ha le fattezze di una mite signora di 66 anni lo spauracchio dell’Esecutivo e buona parte dei movimenti politici di Vacallo». Ma quale spauracchio può essere una persona che, forse sobillata, avvia la raccolta firme per indire un referendum col solo intento di ostacolare un progetto vitale, socialmente utile e necessario a tutta la popolazione, accampando scuse di impatto finanziario, traffico insopportabile, scarsità di parcheggi, disturbo della quiete pubblica, che lasciano intendere chiaramente la volontà di difesa del proprio orticello, di interessi personali e deprecabile egoismo. Il progetto risulta chiaro e lampante dalla sua dislocazione alle finanze sostenibili ed è a disposizione per la visione della cittadinanza come ben spiegato dal volantino «Per il bene del nostro Comune» distribuito a tutti i fuochi dal Municipio.

Altro che accampare scuse di sorta e opposizioni inconsistenti e irresponsabili che comportano ritardi inutili e dannosi! Qui è necessaria una compatta unità d’intenti da parte di tutti. Chiunque abbia idee e proposte costruttive si faccia avanti per risolvere i problemi che sorgessero e non si opponga alla realizzazione di un progetto che va a esclusivo beneficio della comunità. Settanta persone in difficoltà stanno già bussando alle porte della casa San Rocco di Morbio e altre si profilano all’orizzonte. Perciò cari vacallesi questa è un’opera che s’ha assolutamente da fare e che ci garantirà l’approvazione e la gratitudine anche dei posteri.

Orazio Zannoni, Vacallo